Un altro titolo lunghissimo introduce questa mia nuova ricetta: Ravioli Semintegrali Ripieni di Patate e Cozze in Brodo di Gallinella allo Zafferano con Cipolla Croccante. Per farla breve: mare, profumo di mare… E molto altro! E’ questa la mia seconda proposta per il contest “Un Mare di Marche”, il progetto realizzato dal Centro di Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare” della regione Marche, dall’Associazione Accademia della Cultura e del Turismo Sostenibile e dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Celso Tulipani” di Ascoli Piceno in collaborazione con l’AIFB, Associazione Italiana Foodblogger, della quale sono membro da quasi tre anni.
Vi avevo già parlato dell’importanza di questo contest nell’ultimo post, quando vi ho presentato la mia prima proposta. “Un Mare di Marche”, infatti, è un progetto solidale a tutto tondo, che si propone di promuovere la pesca sostenibile valorizzando prodotti locali di eccellenza scelti insieme a Slow Food Piceno.
All’interno di due progetti più ampi, “Passato e Presente tra Cultura e Colture” e “Promozione e Comunicazione della Pesca e Acquacoltura Sostenibile”, il contest “Un Mare di Marche” richiede a noi foodbloggers scelti per partecipare all’iniziativa di utilizzare una o più specie ittiche tipiche della “Zona FAO 37.2.1 Mar Adriatico/Mar Mediterraneo” (pesce azzurro, pesce povero e massivo provenienti dai mercati ittici marchigiani e/o allevati nella regione Marche) abbinandole a queste eccellenze enogastronomiche prodotti da aziende situate nelle aree “cratere” del sisma che ha colpito la regione nel 2016:
– Farina semintegrale di grano tenero “Gentil Rosso” macinato a pietra dell’Antico Molino Santa Chiara;
– Zafferano Piceno di Zafferano Piceno;
– Paté a base di Oliva Tenera Ascolana bio dell’Oleificio Silvestri Rosina;
– Cipolla Piatta Rossa di Pedaso della Microfattoria rASOterra;
– Anice Verde di Castignano Presidio Slow Food dell’Associazione Anice Verde di Castignano;
– Mele Rosa dei Monti Sibillini Presidio Slow Food dell’Associazione dei produttori di Mela Rosa dei Sibillini;
– Patasibilla – patata a pasta gialla dei monti Sibillini di Saecula – Natural Village Experience;
– Tartufo nero – Scorzone Invernale dell’Associazione Tartufai dei Monti della Laga e Angellozzi Tartuficoltura;
– Lenticchia dei Sibillini dell’Azienda Agricola Lorenzo di Fortuni Francesco;
– Pasta – Stringhette artigianali realizzate con grano di montagna dell’azienda Regina dei Sibillini;
– Olio Extravergine di Oliva – Monocultivar Ascolana Tenera Bio di Cartofaro Azienda Biologica.
Come già vi avevo spiegato introducendo la prima ricetta, queste due proposte sono strettamente collegate tra loro dal filo conduttore del riciclo e dell’utilizzo anche di quelli che apparentemente possono sembrare scarti. Preparati i ravioli, la cui sfoglia è resa più “grezza” dall’uso della Farina semintegrale di grano tenero “Gentil Rosso” macinato a pietra dell’Antico Molino Santa Chiara, ho deciso di servirli in un brodo di pesce che ho preparato con la testa e la spina della gallinella usata nella prima ricetta, brodo che ho voluto aromatizzare con Zafferano Piceno di Zafferano Piceno – in ricordo del brodetto di Porto Recanati che adoro – a donare un aroma intenso ed un colore dorato. Ho allungato il brodo di gallinella con l’acqua filtrata delle cozze, i cui frutti sono finiti nel ripieno dei ravioli stessi assieme alla polpa della Patasibilla (patata a pasta gialla dei monti Sibillini di Saecula – Natural Village Experience) utilizzata assieme agli altri odori nella preparazione del brodo stesso. Un raviolo dunque particolare, dal ripieno inaspettato, un piatto fine il cui tocco finale è dato dalla Cipolla Piatta Rossa di Pedaso della Microfattoria rASOterra che ho tagliato finemente e fritto, a dare quel quid di croccantezza che mancava alla ricetta. Per rendere più morbida la sfoglia dei ravioli e per amalgamare il loro ripieno ho utilizzato qualche cucchiaio di Olio Extravergine di Oliva – Monocultivar Ascolana Tenera Bio di Cartofaro Azienda Biologica.
- 70 g di farina semintegrale di grano tenero “Gentil Rosso” macinato a pietra
- 35 g di semola di grano duro + quella per la spianatoia
- 1 pizzico di sale
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva Monocultivar Ascolana Tenera bio
- 1 patata a pasta gialla dei Monti Sibillini “Patasibilla” (peso lordo 90 g) (quella utilizzata per il brodo)
- 500 g di cozze
- 2 spicchi d’aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- olio extravergine di oliva Monocultivar Ascolana Tenera bio
- sale
- pepe
- gli scarti (teste e lische) di una gallinella media
- ½ carota piccola
- ½ cipolla rossa piccola
- 1 patata a pasta gialla dei Monti Sibillini “Patasibilla” (peso lordo 90 g)
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 5 grani di pepe nero
- 0,15 g di Zafferano Piceno
- sale
- 1 Cipolla Piatta Rossa di Pedaso
- farina 00
- olio di semi di girasole
- Iniziate preparando il brodo: ponete gli scarti del pesce in una pentola, unite la carota, la cipolla e la patata mondata, il prezzemolo ed i grani di pepe nero; versate 600 ml di acqua fredda, portate a bollore, dunque salate (senza esagerare) e lasciate cuocere a fuoco basso e scoperto per circa 45 minuti, schiumando di tanto in tanto.
- Preparate la sfoglia dei ravioli: setacciate le farine con il sale, disponetele a fontana sul piano di lavoro, aprite al centro l’uovo e versate l’olio. Iniziate ad impastare con una forchetta rompendo l’uovo e amalgamandolo alle farine, quindi proseguite impastando con le mani fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. A questo punto formate una palla, avvolgetela con pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per circa 30 minuti.
- Quando il brodo sarà pronto filtratelo con un colino a maglie fini facendolo cadere direttamente in una pentola pulita; sarà molto ristretto. Mettete in infusione i pistilli di zafferano in 75 ml di acqua tiepida, quindi versate quest’acqua nel brodo di gallinella e coprite.
- Prelevate la patata e riducetela in purea utilizzando uno schiacciapatate; lasciate intiepidire.
- Pulite le cozze sotto il getto dell’acqua corrente, raschiandone lo sporco con un coltellino ed eliminando il bisso. In un tegame capiente scaldate due o tre cucchiai di olio assieme agli spicchi d’aglio sbucciati; non appena l’aglio sarà imbiondito eliminatelo, unite le cozze e coprite il tegame con uno coperchio, facendole cuocere a fuoco vivace per qualche minuto fino a quando non si saranno aperte. A questo punto fate intiepidire, quindi separate i frutti di mare dai loro gusci. Tritate finemente al coltello le cozze (tenetene da parte qualcuna intera per la decorazione finale) assieme alle foglie di prezzemolo ed unitele alla purea di patata; solo a questo punto aggiustate di sale e pepe. Filtrate l’acqua di cottura delle cozze, prelevatene 50 ml ed uniteli al brodo di gallinella allo zafferano.
- Trascorso il tempo di riposo della pasta, stendetela sottile con il mattarello su di un piano infarinato e dividetela in due parti. Sulla prima sfoglia, poggiate delle palline di ripieno ben distanziate l’una dall’altra; adagiatevi sopra la seconda sfoglia, esercitate una lieve pressione con le dita sulla pasta intorno alle palline di ripieno, quindi utilizzate lo stampino che preferite per ritagliare i ravioli (un coppapasta, ma va benissimo anche la rotellina tagliapasta); sigillate molto bene i bordi e ponete via via i ravioli su di un vassoio infarinato. Ripetete l’operazione fino ad esaurimento della pasta, rimpastando via via gli scampoli. Io ho ottenuto 24 ravioli.
- Mondate la cipolla, affettatela a fettine sottili, infarinatela leggermente e friggetela in abbondante olio bollente fino a doratura (ci vorranno due o tre minuti); ponetela su di un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e tenete in caldo.
- Riportate a bollore il brodo e nel frattempo cuocete i ravioli per circa 5 minuti in abbondante acqua salata; scolateli con una schiumarola e serviteli subito assieme ad un mestolo di brodo, decorando con la cipolla croccante e con le cozze tenute da parte.
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